Il telegrafo

Claude Chappe (1763-1805)

Telegrafo ottico Chappe del 1793
La necessità di comunicare è sempre stata presente in ogni civiltà ed in ogni epoca. Già gli antichi greci impiegavano falò per comunicare. Per la comunicazione diurna sono stati impiegati segnali sonori, sia di strumenti a fiato (corni) che percussioni (tamburi, tam-tam). Per distanze ancora maggiori sono stati impiegati i segnali di fumo, comunemente associati ai nativi americani. Al tempo dell'Antica Roma operò una fitta rete di corrieri che trasportavano lungo le strade consolari le tavolette di cera con incisi i messaggi. Un altro mezzo, particolarmente usato in ambito militare in diverse epoche, fu il piccione viaggiatore. Per quanto riguarda il telegrafo, è un sistema di comunicazione a distanza basato su codici convenzionali per trasmettere lettere, numeri e segni di punteggiatura. La comunicazione per mezzo del telegrafo è definita telegrafia. Verso la fine del XVIII secolo Claude Chappe e il fratello lavorarono allo sviluppo di un sistema telegrafico basato su una catena di segnalatori. Nel 1793 presentarono al pubblico il modello definitivo di telegrafo ad asta, così definito in quanto su una torre era installato un braccio rotante che portava alle estremità due bracci minori; il tutto era manovrabile per assumere configurazioni standardizzate corrispondenti a lettere, numeri e ordini di servizio. Da una postazione successiva, distante diversi chilometri, un addetto dotato di cannocchiale riceveva il messaggio e contemporaneamente lo ripeteva in modo che lo si vedesse dalla stazione successiva. La prima linea fu aperta nel 1794 tra Parigi e Lilla. Il sistema ebbe successo e nei decenni seguenti si sviluppò una rete di centinaia di tali segnalatori telegrafici che collegavano Parigi con le zone periferiche della Francia e oltre, seguendo l'espansione dell'impero napoleonico. Napoleone Bonaparte, consapevole dell'importanza delle comunicazioni in campo militare, commissionò stazioni telegrafiche mobili da installare sui campi di battaglia. Due anni dopo anche lo scienziato tedesco Franz Karl Achard costruì un telegrafo ottico da campo con relativo codice che provò fra Spandau e Berlino, ma l'esercito prussiano non ne volle sapere. Fino alla prima metà del XIX secolo la corrispondenza era esclusivamente cartacea ed era recapitata dai servizi postali. Le missive viaggiavano su regolari servizi di corriere, che avevano tratto beneficio dallo sviluppo della rete di strade postali nel settecento. I tempi però erano lunghi, si parlava di giorni, settimane o anche mesi per la corrispondenza intercontinentale. Negli Stati Uniti, in seguito alla scoperta dell'oro in California nel 1848, si sviluppò un sistema di corrieri specializzati nel collegamento tra le due coste, atlantica e pacifica: il Pony Express, istituito nel 1860. La richiesta di comunicazione era elevata e diversi studiosi ed inventori si erano cimentati nell'impresa, ma con i risultati più diversi.
Tra gli altri si possono ricordare:
- Il telegrafo di William Fothergill Cooke e Charles Wheatstone
- Il sistema a tastiera di David Edward Hughes.
- Il sistema Meyer.
- Il telegrafo Baudot.
- Il telegrafo italiano ad aghi Ponderi.
- Il pantelegrafo dell'abate Giovanni Caselli, antenato dell'odierno telefax.

primo messaggio inviato tramite telegrafo da Morse



primo telegrafo a cinque aghi di Cooke e Wheatstone, del 1837

telegrafo elettrico del 1848

Schema di un telegrafo elettrico


Telgrafo Morse del 1846

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